C'era una volta una scuola di sci per gnomini. I maestri erano tutti vestiti bene, tutti uguali. Con quelle tutine colorate e le scritte “maestro” e “scuola di sci”, avevano un gran fascino. Erano molto bravi, conducevano gli sci con sicurezza ed eseguivano curve perfette. A volte si divertivano ad attirare l’attenzione, facendo salti da capogiro.
I piccoli allievi, però, non si divertivano molto con loro e, di conseguenza, imparavano poco: al terzo giorno di lezione, gli gnomini non riuscivano ancora a muoversi in autonomia.
Un bel giorno, un giorno in cui il cielo era di un azzurro che sembrava finto, improvvisamente, una grande e inquietante nube nera avvolse il sole e, fu quasi buio.
Gli gnomini, spaventati, si riunirono tutti in gruppo. I maestri fuggirono nel bosco. Tutto taceva, si udì soltanto un sibilo sottilissimo, poi un altro, un altro e un altro ancora: erano le scope delle streghe che sfrecciavano dalla nube e atterravano sulla pista da sci.
Le streghe piantarono le scope sul bordo della pista, misero lo zaino a terra, si tolsero le lunghe gonne nere e le camicie e le appesero alle scope. Erano bellissime. Si cambiarono gli abiti; indossarono la tenuta da sci: la giacca era lilla e i pantaloni attillati rosa, gli scarponi erano neri, di un nero brillante.
Gli gnomi, ripresisi dallo spavento, aprirono timidamente prima un occhio e poi l'altro per guardare cosa stava accadendo. Erano senza parole. Quando però capirono di avere di fronte le loro nuove maestre di sci, sorrisero.
Le streghe sciavano senza portare occhiali e i loro occhi erano semplicemente stupendi; il loro sorriso quasi accecava, erano simpaticissime e giocose con gli gnomini per cui si accattivarono subito la loro simpatia. Si sa: quando c’è la passione…
Due delle nuove arrivate erano bionde, due more e due rosse. Accarezzarono i piccoli gnomi e iniziarono la lezione. Poco dopo, tutti riuscirono a scivolare sugli sci con grande padronanza. Erano entusiasti.
Alla fine della prima lezione con le nuove insegnanti, i piccoletti erano già in grado di affrontare una discesa. Era uno spettacolo ammirarli sfrecciare sulle piste da sci, e l’attenzione delle maestre nei loro confronti era commovente!
I maestri se ne stavano nascosti dietro gli alberi e guardavano ammaliati la bravura delle streghe; osservavano la lezione senza perdere una battuta, nella speranza di imparare il segreto di quelle “colleghe” così dotate e simpatiche. Usciti dal bosco dove si erano rifugiati, tornarono alle loro case consapevoli di essere stati sottoposti a un grande indottrinamento. Da quel giorno, si dissero, le cose sarebbero cambiate.
Streghe e gnomi sciarono per sempre insieme felici e contenti.